Come stai vivendo la tua vita, adesso?

Viviamo un periodo di grande crisi. Crisi sanitaria, crisi alimentare, crisi energetica, crisi climatica…

È difficile non lasciarsi scoraggiare dalla situazione catastrofica del nostro mondo, narrata ogni giorno facendo leva sulle emozioni della paura, della rabbia e del senso di colpa. Tutte emozioni, queste, che ci allontanano dal Cuore, dalla sua saggezza, dalla sua capacità di percepire l’amore puro, la bellezza e l’abbondanza dell’esistenza.

Giusto invertire la rotta di una società follemente ego-centrata, coltivando politiche economiche e sociali miranti a creare un mondo più equo, solidale e sostenibile.

Ma il miraggio della meta non deve accecare i pellegrini durante il viaggio.

La qualità della vita di domani dipende da come viviamo la vita adesso.

E come stai vivendo la tua vita, adesso?

Stai coltivando in te quelle qualità che vorresti manifeste nel mondo di domani? Sei in grado di vedere bellezza? Di condividerla? Sei gentile, solidale con le persone che ti circondano? Accogli? Rifiuti?

Riesci a percepire la ricchezza della tua vita? E la grandezza delle piccole cose?

Sei in salute? Coltivi, cioè, quotidianamente, il sacro equilibrio tra spirito, mente e corpo?

Come stai facendo ciò che stai facendo in questo istante? Con cura e attenzione, con dedizione e gratitudine? O in modo distratto e confuso? Oppure fai ciò che fai con odio, malessere, disinteresse, sperando che questo momento passi il prima possibile?

C’è pace in te? O sei nel bel mezzo di una lotta interiore?

C’è Cuore in ciò che fai? O non c’è?

Come stai trattando il mondo? Come l’essere umano si relaziona ad esso, istante dopo istante? Perché allo stesso modo il mondo risponderà. E non per vendetta o punizione, ma per la sua natura intrinseca di specchio. Specchio del nostro mondo interiore.

Crisi significa scelta. E la scelta va fatta ogni giorno, ricordando a noi stessi che oggi, proprio in questo momento, stiamo gettando le basi del mondo di domani. Ma per scegliere davvero dobbiamo essere liberi, vivere con il cuore aperto e riconoscere l’interconnessione di tutte le cose. Solo In tale condizione possiamo raggiungere uno stato di armonia.

Ma siamo tutti d’accordo che il nostro è un mondo malato, segno evidente di un equilibrio, interiore ed esteriore, che è stato alterato. Oggi non siamo più in grado di sentire noi stessi, e la connessione tra noi ed ogni altro essere su questo pianeta. Questa disconnessione con la verità ci isola gli uni dagli altri, ci atrofizza, distoglie l’attenzione dai nostri sensi che sono le porte d’accesso al mondo nell’istante presente, facendoci rifugiare nella prigione della mente condizionata, nei suoi pregiudizi, nel suo sguardo deformato dalle esperienze passate della paura, della sfiducia, della mancanza di amore e di accettazione, della rabbia, dell’abbandono. In questo stato, la strada del Cuore è sbarrata, impraticabile, e noi ci sentiamo persi.

Se vogliamo ritrovarci in quanto umanità, e ritrovare il benessere che deriva dal sentirci a Casa su questa Terra, allora dobbiamo sgomberare i sentieri del corpo e della psiche, riconoscerne gli elementi inquinanti, potare, tagliare i rovi che bloccano il nostro incedere dentro. Se vogliamo ripristinare l’equilibrio che determina la salute individuale e collettiva, se vogliamo avviarci verso la guarigione del mondo, allora dobbiamo tornare a percorrere la Via del Cuore, la strada fertile lungo la quale ogni individuo, nessuno escluso, può sbocciare, con i suoi talenti e le sue peculiarità, nella compassione, nella bellezza, nell’abbondanza e in apertura verso la vita.

Essa è la via circolare della relazione, che amorevolmente ci stringe tutti in un abbraccio solidale verso il mondo.

Isabella Lipperi