Non tutti i silenzi sono silenzi.

Non tutti i silenzi sono silenzi. Alcuni sono come pietre ingoiate a forza lungo il pozzo oscuro della crescita. Altri silenzi sono dei recinti issati per contenere mandrie di assenze, o delle spine acute puntate contro la propria fioritura. Alcuni silenzi sono spalle alzate e pugni stretti per l’impotenza della parola. Sono i diari segreti dei bambini, di quelli che non trovano fili di parole umane per dire il ricamo che hanno dentro.

Ed è così che nasce la poesia: per un tentativo bambino di dire l’immenso.

Poi. Silenzio.

Isabella Lipperi